PIEROTTI STEFANO

Stefano Pierotti nasce a Pietrasanta (Lucca) nel 1956.

Pietrasanta ha una lunga tradizione scultorea; qui si trovano infatti le più importanti cave di marmo e le fonderie. Per questo motivo altri famosi scultori come Botero e Mitoraj si sono trasferiti qui. Dal bisnonno e dal nonno, entrambi scultori pietrasantini, Pierotti eredita una naturale predisposizione a plasmare la creta. Diplomatosi perito aeronautico, matura la sua esigenza di completa dedizione alla scultura. Frequenta l’Istituto d’Arte di Lucca, dove gli viene riconosciuta una notevole originalità di forme e contenuti. A ventitré anni incontra Raffaella, che diventerà sua moglie, modella e musa di quasi tutte le sue opere. In occasione della presentazione del suo primo lavoro “Ritratto di Raffaella”, dimostra un’innata predisposizione per la materia, guadagnandosi il parere favorevole della critica. Nel 1992 espone, con la sua prima personale, presso la Galleria d’arte “Il Saggiatore” di Via Margutta, a Roma, cui fanno seguito quelle presso la Galleria d’Arte Bergman 2” di Torino e quella di Firenze nella sede di Palazzo degli Affari. Nel 1996, in occasione del XVI° Gran Premio di Formula 1 di San Marino, espone la scultura “Ayrton Senna”, un monumentale omaggio al pilota che in quel circuito morì due anni prima. Attualmente la scultura è installata alla curva del Tamburello, dove avvenne il fatale incidente. Nel 1998 la Galleria d’Arte “Poleschi” gli dedica una retrospettiva in cui vengono esposti quasi tutte le sue opere.

Lo Stato del Vaticano gli commissiona una scultura monumentale, alta 5 metri, che ritrae Papa Wojtyla.

La statua, in marmo di Carrara,  si trova ora di fronte all’Ospedale Gemelli di Roma.

In occasione del decennale della morte del famoso Maestro e tenore Luciano Pavarotti, viene selezionato tra artisti di fama internazionale, per fare il ritratto in bronzo, in grandezza reale, del cantante.

La scultura, che ritrae il Maestro sorridente, con le braccia aperte, come faceva sempre a fine concerto per ringraziare il suo pubblico, e’ posta in fronte al Teatro dell’Opera di Modena.