GAMUNDI MARIA

Maria Gamundi e’ nata nel 1952 a Caracas in Venezuela. Ha studiato al Pratt Institute di New York City e alla “Scuola del Libro” di Urbino, Italia, tra il 1970-73.

Si forma come scultrice a Pietrasanta dove arriva nel 1973.

Da allora ha presentato le sue opere in diverse mostre personali importanti in Italia, Europa, Stati Uniti e in America Latina. I suoi nudi femminili stillano una forza sculturale esaltata dalla sua profonda conoscenza dei materiali e anche della sua istintiva “joie de vivre” e bene rappresentano le sue forti radici latino-americane.

Nel 2015 riceve il Premio Internazionale di Scultura “ Pietrasanta e la Versilia nel Mondo”, XXV edizione, promosso dal Circolo Culturale Fratelli Rosselli di Pietrasanta.

Nel Museo dei Bozzetti e nel Parco Internazionale di Scultura Contemporanea di Pietrasanta, si possono ammirare alcune sue opere, quali i modelli in gesso Bagnante e Le Osservatrici, in bronzo L’Adoratrice del Sole e in marmo Spirito Libero, Portatrice di Luce. Maria Gamundi forma parte anche del Museo D’Arte Portofino.

María Gamundí è una di quelle persone rare, un’artista che usa le sue emozioni per percepire la verità, svelarcela e poi trasformarla con grande abilità nelle sue sculture.

Sono chiare tre radici principali del suo lavoro. Il primo è europeo, un classicismo di sorprendente chiarezza e semplicità. Questo deriva dal sangue maiorchino di suo padre. Gamundí è un nome come Miró, come Dalí e Gaudí, della Catalogna.

Il secondo è sudamericano, e di conseguenza orientale, poiché gli indiani d’America fanno risalire il loro lontano passato in oriente. La famiglia della madre di Maria è in parte venezuelana nativa.

La terza è la più profonda delle tre, una radice universale e senza tempo: la femmina. Nessuno di noi potrà mai essere indifferente al corpo umano, in particolare al corpo femminile. Usandolo così intensamente per cercare relazioni ideali, Maria tocca profondamente le nostre nascite e la nostra energia creativa. Le sue donne languide, feconde, materne fanno appello «a ciò che in noi è dono…» e parlano «alla nostra capacità di delizia e di meraviglia, al senso di mistero che avvolge la nostra vita».

María Gamundí non sente il bisogno di far parte di un’idea di gruppo, di un movimento, di un momento. Nella sua ricerca della perfezione e nella sua serena umanità, il suo lavoro non scaturisce da altre persone o altro lavoro, e nemmeno da un dato momento nel tempo. Nasce dall’osservazione premurosa e premurosa e dallo stimolo della natura.

Vive e lavora in Versilia.